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Project SMAK-THE SMART MASK BIN

Progetto SMARTBIN-Verso una filiera sostenibile per le mascherine a fine vita

Diagramma filiera mascherine
Acronym: 
SMAK-THE SMART MASK BIN
Funding type: 
Other Programmes
Programma: 
Finanziamento ENEA
Duration: 
23 June 2020 to 30 September 2021
ENEA role: 
Coordinatore
ENEA Project Leader: 
Marco Tammaro
Personnel: 
Letizia TuccinardiRiccardo Tuffi
Status: 
Completed

Il progetto SMARTBIN è un progetto autofinanziato da ENEA durante l’emergenza pandemica, che ha previsto la realizzazione di un contenitore innovativo per il riconoscimento, la raccolta e il trattamento di sanificazione tramite UV-C delle mascherine anti-covid chirurgiche monouso ed FFP2.

L’interesse per questa tipologia di rifiuto, infatti, è nata dagli enormi volumi in gioco dovuti al periodo dell’emergenza sanitaria, ma anche dalla constatazione generale che le mascherine sono costituite per circa il 75-85% in peso da polipropilene (PP) di alta qualità. Dopo il loro utilizzo le mascherine diventano rifiuti sanitari, se prodotti nelle strutture sanitarie o sono conferiti nei rifiuti urbani indifferenziati, se prodotti nelle utenze domestiche. Il progetto ha quindi lo scopo ultimo di legare l’azione di raccolta e sanificazione di SMAK (The Smart Mask Bin), il bin intelligente, alla possibilità di creare una vera e propria filiera sostenibile delle mascherine chirurgiche monouso post consumo, in linea con i principi dell’economia circolare.

Parallelamente al progetto è stato condotto uno studio sperimentale sul recupero delle mascherine attraverso un processo di riciclo meccanico e chimico finalizzato al recupero di materia, secondo un approccio complementare di riciclo. I risultati hanno mostrato che il filtro delle mascherine può essere  miscelato con altro PP da riciclo ed estruso per produrre un filamento da usare come toner per la stampa 3D. Senza l’aggiunta di ulteriori additivi nel processo, questo filamento è stato utilizzato per stampare un piccolo bullone di qualità visiva del tutto simile a quello prodotto da un filamento di PP commerciale.

Contemporaneamente, l'intera mascherina è stata sottoposta anche un processo di pirolisi termo-chimica per produrre nuovi feedstock o combustibili. Per aumentare la resa di idrocarburi leggeri, in ottica di sostenibilità di processo, sono stati inoltre impiegati catalizzatori a basso costo sintetizzati da rifiuti (ceneri volanti di centrali a carbone, CFA), ottenendo una migliore qualità dell’olio leggero e del gas a discapito dei residui indesiderati di processo.

Questi processi sono realizzabili solo nell'ipotesi di una raccolta differenziata delle mascherine nelle farmacie, nelle strutture sanitarie o nei luoghi di lavoro. Congiuntamente ad un trattamento igienizzante, propedeutico ad una manipolazione sicura da parte dei lavoratori e un adeguato processo di riciclo, definiscono le basi per la creazione di una vera e propria filiera sostenibile delle mascherine monouso post consumo.