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Dal monitoraggio alle applicazioni sul territorio: presentati i risultati di Smart Bay Santa Teresa

Giovedì 27 novembre si è svolto alla Spezia l’evento di Smart Bay Santa Teresa, il laboratorio marino ad alta tecnologia che unisce ricerca, innovazione e territorio. Presentati i nuovi dati sul Mar Ligure e le soluzioni innovative per proteggere ecosistemi, comunità costiere e attività del territorio.

Foto della Baia di Santa Teresa

Giovedì 27 novembre l’Auditorium dell’Autorità Portuale della Spezia ha ospitato l’evento di Smart Bay Santa Teresa, il progetto pilota ENEA che vede coinvolti numerosi ricercatori e ricercatrici del Dipartimento Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei Sistemi Produttivi e Territoriali, e nato per creare un osservatorio marino avanzato e un modello di collaborazione tra ricerca, istituzioni, imprese e comunità locali. Situata nella Baia di Santa Teresa (Lerici), la Smart Bay è un vero e proprio laboratorio ad alta tecnologia, capace di raccogliere dati preziosi sull’ambiente marino e di metterli a disposizione di ricercatori, istituzioni, imprese e cittadini.

Durante la giornata, organizzata da ENEA insieme all’Università di Genova e all’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia, sono stati presentati i risultati di tre anni di monitoraggio continuo, recentemente pubblicati sulla rivista Journal of Marine Systems. Grazie alla nuova strumentazione installata con il progetto PNRR RAISE – sensori, modem acustici e sonde ad alta precisione capaci di misurare temperatura, CO₂, pH, ossigeno e clorofilla – i ricercatori hanno potuto osservare con grande dettaglio come sta cambiando questa porzione del Mar Ligure orientale.

I dati mostrano un chiaro aumento della temperatura dell’acqua: +0,045 °C all’anno tra il 2021 e il 2024, con ondate di calore marine sempre più intense, soprattutto nel 2022 e 2023. Questi fenomeni, spiegano gli esperti, mettono a rischio organismi sensibili e le comunità calcificanti, fondamentali per la biodiversità e per l’assorbimento di CO2. Nonostante tutto, il Golfo della Spezia continua a comportarsi come un “pozzo di carbonio” naturale, assorbendo CO₂ nei mesi invernali e primaverili grazie alla presenza delle colonie di mitili e altri organismi calcificanti.

Oltre ai dati scientifici, l’evento ha mostrato come la Smart Bay Santa Teresa abbia creato nuove connessioni tra ambiente, comunità e innovazione. Marina Militare, aree protette, Guardia Costiera, Comuni del territorio e mondo produttivo hanno raccontato come la piattaforma stia già offrendo supporto alla sicurezza in mare, alla gestione delle coste e alla mitilicoltura locale. Molto apprezzata anche la proiezione del documentario Marine Animal Forests, che ha illustrato la complessità e il ruolo degli ecosistemi del Mediterraneo.

Una parte importante del convegno è stata dedicata alle tecnologie del futuro: reef artificiali costruiti con scarti di mitilicoltura, nuove reti europee di osservazione, sistemi digitali per prevedere gli effetti del cambiamento climatico e per facilitare la gestione sostenibile dei porti. La Smart Bay Santa Teresa si conferma così un “laboratorio a cielo aperto”, dove è possibile testare soluzioni innovative direttamente in ambiente reale.

In chiusura, i coordinatori del progetto hanno ricordato perché iniziative come questa sono fondamentali. Senza dati affidabili e senza un lavoro condiviso tra ricercatori, istituzioni e cittadini, è difficile proteggere un mare che sta cambiando rapidamente. Smart Bay Santa Teresa lascia un messaggio chiaro: il futuro del mare passa dalla conoscenza, dall’innovazione e dalla collaborazione, e la Baia di Lerici oggi rappresenta un esempio concreto di come costruirlo insieme.

Reference personnel: 
A cura di: 
Ivo Rossetti
Ultimo aggiornamento: 1 December 2025